Receflix

Quando ho iniziato a mettere in atto l'idea di costruire questo blog, mi sono dato tra le altre regole quella di evitare di recensire serie TV che non abbia visto per intero, o almeno fino all'ultima stagione trasmessa al momento della stesura della recensione, ma, realizzando il mio progetto, mi sono reso conto di quanto limitante possa essere un'applicazione troppo rigorosa di questo principio, e che l'eccezione può quanto meno essere costituita da serie TV di una certa lunghezza e di cui posso dire di aver seguito un numero di episodi tale da permettermi di esprimere la mia personale valutazione. È questo il caso di Lost , produzione di cui ho seguito quattro delle sue sei stagioni, fino a decidere di abbandonarla senza sensi di colpa, che racconta le vicende di un gruppo di sopravvissuti ad un disastro aereo, approdati su un'isola apparentemente disabitata dove accadono eventi a dir poco misteriosi e incomprensibili.  Approdata su Netflix dopo anni di rammarico ...

Tra le produzioni di maggior successo degli ultimi anni del catalogo di Netflix rientra senza dubbio Stranger Things , serie TV americana che unisce fantascienza e horror, con quest'ultimo elemento tuttavia strutturato in chiave adolescenziale. Al di là della più che buona costruzione del prodotto, adatto ad una vasta platea di spettatori, tra i motivi di questo successo va senz'altro inclusa l'ambientazione della storia negli anni ottanta, in senso non semplicemente temporale ma soprattutto culturale, essendo intrisa dei connotati (abbigliamento, musica, riferimenti cinematografici, stili di vita, ecc.) che definiscono nella memoria collettiva la cultura popolare di quegli anni, e questo aspetto indubbiamente ha, tra le altre cose, catturato l'interesse di tanti non più giovanissimi legati con affetto a quegli anni in cui avevano l'età dei protagonisti di questa serie. I personaggi principali della storia, infatti, sono un gruppo di amici adolescenti che si trovano...