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Visualizzazione dei post con l'etichetta Storico

The Crown - Recensione

Pur preferendo le serie più strutturate alle miniserie, riconosco che le prime portano con sé un fastidioso rischio, che si realizza specialmente quando si va avanti con la visione anche se già nelle fasi iniziali la convinzione è traballante: quello di trovarsi, prima o poi, di fronte ad un bivio in cui dover decidere se proseguire ormai fino alla fine anche se non se ne può più, per non vanificare il tempo speso fino a quel momento, o abbandonare per investire su altro quel tempo libero di cui abbiamo una scorta limitata. Non è la prima né l'unica che mi ha portato davanti a questo bivio, e non è la prima né l'unica che alla fine ho deciso di accantonare, ma probabilmente  The Crown è quella che ho lasciato, all'apertura della quinta delle sue sei stagioni, con più amarezza e delusione, trattandosi di una serie di grande successo e di indubbio spessore. Iniziata trascinato dalla splendida costruzione e dall'ottima interpretazione del personaggio protagonista, ma fren...

Peaky Blinders - Recensione

Birmingham, 1919. Lungo le vie del quartiere di Small Heath non si contano i cantieri a cielo aperto, ovunque si vedono uomini imbrattati di fuliggine che martellano, saldano, piegano e levigano. Chi di questi solleva il capo, accenna rispettosamente un saluto ad un uomo che si distingue per il passo fiero, per l'eleganza degli abiti e, all'occhio più attento, per la parte affilata di una lametta che sporge dal risvolto dal berretto, segno distintivo dei Peaky Blinders. Reduce decorato della Grande Guerra, Thomas Shelby è a capo di questa banda locale che incassa denaro da varie attività illegali, le scommesse clandestine soprattutto. Ma Tommy è ora intenzionato ad estendere il raggio d'azione dei Peaky Blinders, e per questo è pronto ad inimicarsi le altre gang di Birmingham e non solo, e a scendere a patti con le autorità di cui è antagonista. Il suo sogno professato è quello di espandere e poi convertire in lecite tutte le attività della famiglia Shelby, e, se non propri...

Vikings - Recensione

Lo dico subito, e mi tolgo il pensiero: se Vikings fosse limitata alle sole prime due stagioni, sarebbe una serie TV da 10. Ma di stagioni ne ha 6, e se già la terza a la quarta, pur restando su altissimi livelli, mi sono sembrate non riuscire ad eguagliare il pathos delle precedenti, le ultime due mi hanno portato a percepire un senso di forzata ricerca, dagli esiti non ottimali, di dare un seguito ad una saga di tale successo da giustificare in effetti l'averci provato.  Tra violente razzie, impetuose battaglie e sanguinose lotte interne per il potere, la trama di Vikings è costruita intorno alla figura di Ragnar Lothbrok, di cui parlano le leggende norrene e sulla cui effettiva esistenza le poche fonti storiche sono contrastanti. Quel che è certo è che gli autori hanno romanzato i racconti esistenti su questo personaggio facendone il perno centrale della narrazione delle vicende del popolo vichingo nella fase storica della loro espansione in Europa. Ragnar è un misero fat...