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Shameless - Recensione



Insolente, spudorata, sfacciata… sono solo tre di tanti aggettivi di simile accezione che potrebbero definire Shameless, eppure sono proprio questi infelici attributi a fare della serie una proposta che merita di essere suggerita a chiunque non faccia della pudicizia un principio di vita, e sia pronto ad assorbire una mostruosa quantità di scene indecenti.

Shameless è un dramma americano (basato su una omonima serie TV britannica) che racconta le peripezie dei Gallagher, disastrata famiglia composta da Frank, un mascalzone alcolizzato che preferisce vivere da barbone piuttosto che lavorare, e dei suoi 6 figli. Per riempire il frigorifero, la progenie di Frank deve inventarsi espedienti di ogni sorta, ma se il lettore sta immaginando sei poveri, piccoli innocenti senza una mamma e abbandonati dal papà, sappia che è completamente fuori strada! Tutti i Gallagher sono delle canaglie (anche il più piccolo, che gattona col pannolino sempre colmo di escrementi): possono essere teppisti, bulli, ladri, e perdere il lavoro con una facilità proporzionale alla difficoltà con cui lo trovano, pur mostrando spesso, chi più, chi meno, una maturità superiore all'età, frutto dell'aver dovuto imparare a sopravvivere senza l'aiuto di genitori vagamente degni di definirsi tali. Laddove si manifestano delle doti, e in qualcuno non mancano, queste tuttavia si scontrano con una realtà che respinge con una mazzata sul capo il tentativo di uscire dalla miseria e di cercare di fare qualcosa nella vita di cui essere orgogliosi.

Le vicende dei Gallagher, esasperando fino all'eccesso il prototipo di una famiglia disfunzionale, sono così estreme da finire per essere surreali, ma l'esagerazione è una caratteristica che impregna volontariamente ogni dettaglio di questa serie facilmente etichettabile come demenziale, e che tale lo è solo in superficie. Episodio dopo episodio, sono trattate senza vergogna e al limite della censura svariate tematiche, a prescindere dalla loro serietà, e proprio la capacità di affrontare in modo tanto irriverente ma mai riprovevole questioni sociali che di solito si impone di non trattare con leggerezza è la forza di una serie che altrimenti definire demenziale sarebbe in effetti scontato.

Se l'intera famiglia Gallagher è protagonista della storia, Frank ne è per me l'elemento principale, e chiudo con un appunto su di lui: pur essendo un tossico, pur rubando ai suoi stessi figli, pur dormendo sul pavimento di casa con la faccia sul suo vomito, all'occhio attento può mostrarsi chiaramente che Frank è tutt'altro che uno stupido, e che nei sermoni in apparenza strampalati che propina agli avventori del bar dove trascorre il più del suo tempo, si nascondono scomode verità che la maggior parte di noi preferisce ignorare, per non mandare in malora la propria esistenza.

Voto: 8,5/10

N.d.R.: Immagine di copertina generata tramite l'intelligenza artificiale

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