China Jurado e suo figlio Elmer gestiscono un florido vivaio, ma i maggiori profitti della famiglia sono ricavati da una ben diversa attività: gli omicidi commessi da Elmer su commissioni ricevute dalla madre.
A causa di un danno cerebrale conseguente ad un incidente d'infanzia, Elmer non è in grado provare emozioni, perciò potendo compiere gli omicidi commissionati con spiazzante freddezza. China, d'altra parte, sfrutta a proprio vantaggio la fragilità del figlio, da lei manipolato a piacimento, inseguendo l'obiettivo di accumulare denaro sufficiente a riacquistare un'abitazione in Messico, cosa che pare costituire per lei una sorta di riscatto da torti subiti in passato.
Mentre la polizia indaga sulla scomparsa dell'ultima vittima, China riceve l'incarico di un nuovo omicidio, quello di Violeta, una giovane maestra d'asilo. Pedinandola, Elmer entra in contatto con la ragazza, rimanendo turbato dalle emozioni che subito percepisce di provare, al punto da giungere ad opporsi alla volontà della madre, rifiutando di compiere l'assassinio: ciò rappresenterà per China una seria minaccia non solo per gli affari, ma anche per il rapporto simbiotico con il figlio, ed è su entrambi gli aspetti, oltre che sull'evolversi della relazione tra Elmer e Violeta, che viene strutturato lo sviluppo della trama.
È una miniserie, ed è spagnola, e già questo mi aveva fatto avvicinare a Il Giardiniere con un po' di scetticismo, visto che da una parte, come chi ha letto altre mie recensioni può già sapere, preferisco serie TV strutturate su più stagioni, e, dall'altra, ho riscontrato una certa tendenza delle sceneggiature spagnole a subire un'irresistibile attrazione per l'area della mediocrità, e a ficcare dentro produzioni di ogni genere sdolcinate storie d'amore e passioni più travolgenti di uno tsunami.
Ebbene, se il primo limite alla fine si è rivelato un pregio, visto che non avrei voluto una versione più lunga di questa storia, il secondo purtroppo è stato confermato dalle caratteristiche della trama descritta, incentrata su un giovane che dopo anni di assenza di emozioni causata da un danno organico, si innamora di una ragazza vista mezza volta, sperimentando una miracolosa guarigione che, tra le altre cose, lo spinge ad emanciparsi dal giogo della manipolazione materna: una stucchevole celebrazione del potere dell'amore, che ho trovato connotare di un ché di melenso una storia che nelle prime fasi ho considerato interessante, ma che alla fine ho trovato senza infamia né gloria.
Voto: 6/10
N.d.R.: Immagine di copertina generata tramite l'intelligenza artificiale
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