Passa ai contenuti principali

La Regina degli Scacchi - Recensione


Tratta dall'omonimo romanzo, La Regina degli Scacchi è una delle miniserie del catalogo di Netflix più acclamate dalla critica e dal pubblico.

La storia, costruita su una bellissima scenografia e con una struttura narrativa molto dinamica, segue i tentativi di ascesa della giovane protagonista, Beth Harmon, ai più alti livelli delle competizioni scacchistiche.

Introdotta all'affascinante mondo degli scacchi dal custode dell'orfanotrofio cui viene affidata dopo la morte della madre, Beth rivela subito una straordinaria predisposizione ed una prodigiosa capacità di apprendimento di tutte le regole del gioco. Tuttavia, di nascosto assume tranquillanti rubati dalle dispense, così da avere delle visioni che le permettono di allenarsi mentalmente immaginando la scacchiera sul soffitto della sua stanza: proprio la dipendenza dai tranquillanti, che crescerà di pari passo con il talento, trasformerà la passione di Beth in una ossessione, e acuirà notevolmente la sua introversione, così condizionando il percorso verso la realizzazione dei suoi sogni.

Nel tracciare la storia di Beth, la trama sembra affrontare, ma senza entrare troppo in profondità, il tema della maledizione del genio, per il quale il talento può imprigionare l'esistenza in una tormentata ricerca di identità e di modi con cui l'estro possa avere espressione: in questa considerazione, devo dirlo, si esauriscono gli spunti di riflessione cui mi ha portato la proposta,  e a buon intenditor poche parole.

Indubbiamente La Regina degli Scacchi è una miniserie ricca di pregi, dalla citata qualità della scenografia all'interpretazione magnetica della protagonista, senza dimenticare una costruzione delle competizioni capace di appassionare anche chi di scacchi non ci capisce nulla, ma non nascondo di trovare esagerato l'immenso successo che ha avuto, forse eccessivamente basato sull'estetica di questo prodotto ben confezionato, che è senz'altro un vero piacere per gli occhi, forse un po' meno per la mente.

Voto: 8/10

N.d.R.: Immagine di copertina generata tramite l'intelligenza artificiale


Commenti

Post popolari in questo blog

Shameless - Recensione

Insolente, spudorata, sfacciata… sono solo tre di tanti aggettivi di simile accezione che potrebbero definire Shameless , eppure sono proprio questi infelici attributi a fare della serie una proposta che merita di essere suggerita a chiunque non faccia della pudicizia un principio di vita, e sia pronto ad assorbire una mostruosa quantità di scene indecenti. Shameless è un dramma americano (basato su una omonima serie TV britannica) che racconta le peripezie dei Gallagher, disastrata famiglia composta da Frank, un mascalzone alcolizzato che preferisce vivere da barbone piuttosto che lavorare, e dei suoi 6 figli.  Per riempire il frigorifero, la progenie di Frank deve inventarsi espedienti di ogni sorta, ma se il lettore sta immaginando sei poveri, piccoli innocenti senza una mamma e abbandonati dal papà, sappia che è completamente fuori strada! Tutti i Gallagher sono delle canaglie (anche il più piccolo, che gattona col pannolino sempre colmo di escrementi): possono essere tep...

Breaking Bad - Recensione

Signore e signori, standing standing ovation! Se ho un termine di paragone per giudicare l'eccellenza di una serie TV, questo non può che essere rappresentato dall'eccellenza in assoluto, Breaking Bad , storia della discesa negli inferi di un uomo che, vuoi per sfortuna, vuoi per caso, vuoi per egoistica volontà, si è trovato a volersi trasformare da sfigato patentato a signore della droga. Walter White: fedele marito di una frustrata casalinga, premuroso padre di un figlio disabile, insegnante di chimica dal non riconosciuto talento, bistrattato addetto di un autolavaggio. Nel corso della festa per il suo cinquantesimo compleanno, il cognato Hank, spaccone agente della DEA, per dare una scossa alla vita di Walter gli propone di assistere ad una retata in una abitazione in cui si  cucina  metanfetamina. Proprio all'indomani della festa, Walter scopre di essere affetto da un cancro ai polmoni, e di avere davanti a sé solo gli ultimi mesi di vita. Appresa questa notizia, il s...

Mare Fuori - Recensione

Che Mare Fuori sia una serie TV approdata su Netflix dopo essere stata trasmessa in televisione, probabilmente lo si capirebbe fin dalla prima puntata anche senza saperlo, tanto è evidente lo stile fiction proprio delle serie da prima serata su RAI 1 o Canale 5. Eppure, anche se non siamo certo di fronte ad un capolavoro, credo meriti, più di tante altre produzioni, di stare nel catalogo della piattaforma, perché le imperfezioni della proposta sono sufficientemente bilanciate dalla capacità della narrazione di catturare l'interesse dello spettatore fino a legarlo  ai personaggi in qualche caso forse pure con  affetto. Mare Fuori racconta le vicende di un gruppo di adolescenti rinchiusi in un carcere minorile che si affaccia sul mare di Napoli, focalizzando in particolare l'attenzione su due giovani provenienti da mondi agli antipodi, Carmine e Filippo, e sullo sviluppo (e sulle conseguenze) della loro amicizia tra le mura dell'istituto.  La serie esplora le f...