Tra le passioni che ho dovuto per lo più accantonare per mancanza di tempo c'è quella per gli anime, ma nel periodo della mia vita in cui sono riuscito a ritagliarmi degli spazi per seguirli, quello che insieme a Naruto mi ha appassionato di più è One Piece: si può quindi immaginare con quale entusiasmo abbia accolto la notizia dell'adattamento live action di quest'ultimo, nella cui visione mi sono gettato a capofitto il giorno dell'uscita su Netflix.
La trama di One Piece, intendo l'anime One Piece, racconta le avventure di Luffy e degli altri membri della sua ciurma in un mondo immaginario in cui la pirateria è, da una parte, la più terribile delle piaghe che le autorità devono combattere e, dall'altra, la più grande aspirazione di molti giovani che in essa vedono la massima espressione di libertà in un contesto in cui questa è ristretta dal Governo Mondiale e costantemente minacciata da bande di fuorilegge, per lo più pirati a loro volta che terrorizzano le popolazioni delle isole in cui approdano.
Nell'immaginaria fase storica in cui si realizzano le peripezie di Luffy e del suo gruppo, la pirateria è all'apice della sua espressione, alimentata dall'invito a cercare il One Piece, il favoloso tesoro accumulato in anni di scorrerie dal Re dei Pirati, Gold Roger, che questi ha rivolto al mondo prima di essere giustiziato. E proprio trovare quel tesoro ed essere riconosciuto come il nuovo Re dei Pirati è il sogno di Luffy, per realizzare il quale dovrà scontrarsi con i più formidabili pirati oltre che con la Marina, la forza militare del Governo Mondiale.
Poiché tanto il protagonista quanto i suoi più forti antagonisti sono dotati dei poteri di cui si appropria chi mangia uno dei cosiddetti Frutti del Diavolo, quando ho iniziato One Piece, intendo la serie TV One Piece, la mia prima curiosità è stata quella di constatare se e quanto la produzione fosse stata in grado di adattare la manifestazione di questi poteri, e devo dire che non sono rimasto per nulla deluso, come non mi hanno deluso altri aspetti che avevo considerato, come la trasposizione dell'eccentricità di Luffy (e di tanti altri personaggi) e del forte spirito di avventura che impregna l'anime.
L'unica delusione, che mi porta a contenere il voto attribuito, è che alla data di questa recensione non c'è ancora un seguito all'unica stagione trasmessa. Considerati l'ampiezza della saga ed il notevole tempo già trascorso da quando One Piece è stata aggiunta al catalogo delle serie TV di Netflix, ho paura che vedrò le prossime stagioni in una casa di riposo: nondimeno, attendo con trepidazione il momento in cui leggerò sotto l'immagine di copertina della serie “Nuova stagione - prossimamente”!
Voto: 7,5/10
N.d.R.: Immagine di copertina generata tramite l'intelligenza artificiale
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